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Il complesso della spalla è una delle articolazioni più elaborate del nostro corpo, in quanto è formato da diverse ossa (clavicola, scapola, omero e sterno) che costituiscono diverse articolazioni (sterno-clavicolare, acromio-clavicolare, gleno-omerale, scapolo-toracica). La spalla è l’articolazione più mobile del nostro corpo e la sua stabilità è mantenuta da stabilizzatori passivi (ad esempio: capsula, legamenti, labbro, ecc.) ed attivi (muscoli). A causa dei suoi grandi gradi di libertà, la spalla è l’articolazione più comunemente lussata sia nella popolazione sportiva che in quella generale. A seconda del grado di separazione delle ossa, sia la lussazione (separazione completa dell’articolazione con le ossa fuori posto) che la sublussazione (separazione parziale dell’articolazione con le ossa ancora a contatto) sono possibili. La spalla può lussarsi in quattro direzioni, superiore, inferiore, posteriore ed anteriore, con quest’ultima che è la direzione più comune (oltre il 90-95% di tutte le lussazioni). La direzione della lussazione ed i sintomi conseguenti sono in genere dettati dal meccanismo della lesione, che può comprendere rotazioni, cadute, contatti negli sport o incidenti stradali, per citarne alcuni. I pazienti colpiti da questa lesione in genere presentano dolore localizzato attorno alla spalla che può irradiarsi ad altre strutture, gonfiore, contusioni, potenziale deformità della spalla, e funzionalità spalla-braccio gravemente compromesse. Oltre a raccogliere dati dai meccanismi della lesione ed eseguire una valutazione fisica del paziente, in genere viene eseguito un esame strumentale (ad esempio: radiografia, tomografia computerizzata, risonanza magnetica) per visualizzare in modo ottimale le specifiche della lesione.
Dopo la lussazione della spalla, è necessario implementare una tecnica di riduzione per riposizionare la spalla nella cavità articolare. Dopo la riduzione della spalla, la gestione dei pazienti affetti da questa lesione è influenzata da diversi fattori correlati all’evento traumatico stesso, come la presenza di lesioni associate alla spalla (ad esempio, lesione di Bankart, deformità di Hill-Sachs, fratture, ecc.), il coinvolgimento di altre strutture (ad esempio: danni riportati al sistema nervoso, vascolare, ecc.) e le caratteristiche del paziente interessato (ad esempio: età). Il trattamento conservativo consiste nell’immobilizzazione con un tutore e riabilitazione, e generalmente produce esiti positivi. Nel caso in cui si ritenga necessario un trattamento chirurgico (ad esempio nel caso di lussazioni ricorrenti, lesioni associate, ecc.), sono disponibili molte procedure (ad esempio: procedura di Latarjet, spostamento capsulare, ecc.) che sono sempre discusse tra il paziente ed il personale medico-chirurgico. Dopo l’intervento chirurgico, è in genere consigliato un periodo di protezione con l’uso di un tutore, e la riabilitazione dovrebbe iniziare non appena indicato dal team medico. Dopo essere stato attentamente visitato da uno dei nostri medici specializzati, il tuo processo di recupero sarà strutturato in diverse fasi e si svolgerà in quattro ambienti diversi: la piscina, la palestra, la sala di analisi del movimento, ed il campo. Nelle fasi iniziali, gli obiettivi principali mirano a ripristinare l’omeostasi del complesso della spalla-braccio, riducendo il dolore ed il gonfiore, recuperando la mobilità e la funzionalità degli arti superiori. Nella fase intermedia della riabilitazione, la forza del braccio ed il recupero della resistenza muscolare diventano la priorità, insieme all’ottimizzazione della qualità generale del movimento per imparare ad integrare l’arto leso nelle attività della vita quotidiana e nello sport. Infine, per completare il processo di recupero, la riabilitazione sul campo svolge un ruolo fondamentale nel consentire ai nostri pazienti di tornare in modo sicuro ed efficace a partecipare alle loro attività e sport preferiti che richiedono l’utilizzo degli arti superiori (ad esempio: sport di lancio, uso di racchette, cadute, sollevamento pesi), massimizzando i risultati della riabilitazione e riducendo la probabilità di complicazioni.
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