La chirurgia ha fatto passi da gigante per quanto riguarda le tecniche di ricostruzione delle varie articolazioni e legamenti, ma altrettanto importante, è come si arriva all’intervento e come si intraprende il percorso riabilitativo. Il percorso ottimale dovrebbe includere nella pianificazione del programma di riabilitazione sia un periodo di preparazione all’intervento sia un periodo rieducativo post operazione. Lo scopo di un programma riabilitativo è quello di recuperare la stabilità, la mobilità, la forza, la flessibilità e la capacità di rieseguire determinati gesti tecnici, cercando di portare l’arto infortunato a valori molto simili, se non identici al periodo precedente l’infortunio. Il periodo pre-operatorio è di fondamentale importanza perché permette alla persona che ha subito l’infortunio di presentarsi alla data dell’intervento con un trofismo muscolare buono, quindi in grado di riabilitarsi più velocemente e meglio. Tuttavia, proprio perché un infortunio difficilmente colpisce solamente una struttura, ma di solito altera sempre anche quelle vicine, è necessario prestare molta cautela e operare con la massima professionalità per decongestionare l’articolazione lesa ed utilizzare esercizi terapeutici che aiutino a recuperare il range di movimento, che potenzino la muscolatura e che sollecitino il sistema propriocettivo.
Ad esempio, come si affronta la rottura del legamento crociato anteriore (LCA)? Nella nostra sezione “PATOLOGIE E RIABILITAZIONE” potete trovare maggiori informazioni sulle principali tipologie di infortuni e sulla loro riabilitazione. Sulla rottura del legamento crociato e su quando iniziare la sua riabilitazione.