La sindrome della bandelletta ileo-tibiale si presenta con un quadro infiammatorio cronico che interessa l’ultimo tratto della fascia lata (bandelletta o tratto ileotibiale) dove può verificarsi un attrito meccanico che genera uno stato infiammatorio doloroso che si acutizza nei movimenti di flesso-estensione del ginocchio.
È particolarmente diffusa tra i calciatori, i podisti e i ciclisti, può insorgere per un sovraccarico o per allenamenti su terreni duri e irregolari. Alcuni fattori anatomici come il varismo di ginocchio e l’ipoestensibilità della catena muscolare posteriore, possono favorire l’insorgere della sindrome della bandelletta ileo-tibiale.
I sintomi principali consistono nel dolore laterale di ginocchio e, a volte anche gonfiore a livello dell’inserzione della bandelletta. La pratica sportiva è spesso resa impossibile dal dolore e dalla sensazione di rigidità che ad essa si accompagna.
La diagnosi è sostanzialmente clinica. L’ecografia può aiutare a confermare la diagnosi e rendere conto del grado di infiammazione. La risonanza magnetica (RMN) può essere utile nella diagnosi differenziale con una meniscopatia esterna.
Il trattamento iniziale della sindrome della bandelletta ileo-tibiale è sempre conservativo e consiste nell’alternarsi, su indicazione del medico specialista, di terapie fisiche e manuali. In fase acuta è necessario ridurre, variare o sospendere l’attività sportiva a seconda della gravità della situazione.
In casi selezionati, resistenti al trattamento conservativo, può essere presa in considerazione la soluzione chirurgica.