I legamenti collaterali sono due dei quattro legamenti principali del ginocchio ed insieme ai legamenti crociati, contribuiscono alla stabilità dell’articolazione. Il legamento collaterale mediale (LCM) ed il legamento collaterale laterale (LCL) si trovano sui lati del ginocchio, rispettivamente nella parte interna ed esterna, collegando il femore alla tibia. Grazie alla loro specifica anatomia, hanno la funzione fondamentale di proteggere il ginocchio da sollecitazioni in varo/valgo (ginocchio che viene spinto dentro o fuori) e di supportare la stabilità rotazionale dell’articolazione. Sia le lesioni del LCM che del LCL in genere si verificano quando una forza esterna che spinge l’articolazione del ginocchio verso l’interno o verso l’esterno viene applicata all’arto inferiore. Nonostante le lesioni a questi legamenti si verifichino principalmente tramite un meccanismo da contatto, anche gli infortuni da non-contatto sono possibili, soprattutto durante sport multidirezionali (ad esempio: calcio, rugby, basketball, ecc.) in cui vengono eseguite azioni ad alta intensità. In generale, a causa dei meccanismi di lesione ad alta energia (specialmente negli infortuni da contatto), sono spesso riportati anche danni associati ad altre strutture circostanti. Le lesioni dei legamenti sono solitamente classificate in base alla loro gravità tramite una scala a 3 gradi. Il grado I, spesso definito distrazione, è la lesione più lieve che può essere riportata, mentre il grado III, caratterizzato da una lesione a tutto spessore, è il livello di danno più elevato. I pazienti con lesioni al LCM o al LCL solitamente riferiscono dolore localizzato attorno all’area del legamento (mediale o laterale a seconda delle specifiche della lesione), gonfiore, riduzione della mobilità e potenzialmente una sensazione di instabilità a seconda del grado della lesione.