Alcuni individui con importanti danni strutturali agli stabilizzatori passivi, aspetti anatomici e fisiologici che li predispongono alla lussazione o lesioni associate che devono essere stabilizzate (ad esempio: fratture, danni alla cartilagine, ecc.), possono essere potenziali candidati per un approccio chirurgico. Nei casi in cui la sola riabilitazione sia considerata insufficiente e si ritenga necessaria una procedura chirurgica, i nostri eccellenti rapporti con i chirurghi ortopedici ci consentiranno di indirizzarvi prontamente a loro per un parere chirurgico. L’obiettivo principale della procedura chirurgica è ripristinare l’allineamento statico e dinamico e l’equilibrio della rotula durante il movimento. Diverse procedure (come la riparazione o la ricostruzione del legamento femoro-rotuleo mediale, il rilascio laterale, il riallineamento distale, la trocleoplastica, ecc.) potrebbero essere implementate durante l’intervento chirurgico e vengono sempre discusse in dettaglio con i pazienti ed il team medico-chirurgico. È importante sottolineare che, nonostante il ripristino dello scorrimento ottimale della patella e degli stabilizzatori della rotula tramite intervento chirurgico, è fortemente raccomandato un periodo prolungato di riabilitazione per garantire risultati ottimali a lungo termine e prevenire qualsiasi episodio di re-infortunio e sintomo. Il team chirurgico fornirà indicazioni post-operatorie specifiche per quanto riguarda l’immobilizzazione, l’uso di stampelle, tutori, ecc. ed il nostro team medico collaborerà sempre con il chirurgo per ottimizzare i risultati.