Il trattamento, di tipo conservativo, si sviluppa nelle tradizionali 5 fasi, mettendo immediatamente l’atleta a riposo (2-6 settimane): scarico con stampelle ed eventualmente apparecchio gessato nei casi più gravi.
Le terapie fisiche possono giovarsi dei campi elettromagnetici pulsati. Anche le onde d’urto possono accelerare i tempi di guarigione. Con la progressiva scomparsa del dolore il trattamento potrà essere effettuato in piscina (in scarico) per recuperare il tono muscolare, la propriocettività e la resistenza aerobica di base. In seguito campo sportivo.
Al rientro all’attività fondamentale l’analisi e la correzione dei fattori di rischio, come la scelta dell’equipaggiamento sportivo (scarpe), eseguire un riscaldamento adeguato.
Il trattamento chirurgico può essere indicato per le fratture da stress del collo del femore e della regione centrale della tibia può essere utilizzato un approccio chirurgico, poiché impiegano più tempo per guarire. Anche nel caso delle fratture metatarsali può rendersi indicato l’approccio chirurgico tramite sintesi.