Il primo obiettivo del programma terapeutico è quindi la riduzione del dolore e della contrattura che si ottiene attraverso l’utilizzo di terapie fisiche (tens, laser, ipertermia, impacchi caldo-umidi, ultrasuoni) ma soprattutto con la massoterapia decontratturante per i paravertebrali dorsali e lombari, romboidei e trapezi. Parallelamente è necessario l’allungamento muscolare dei suddetti muscoli che sono generalmente ipertonici e retratti e una correzione posturale dell’assetto globale del rachide, viziato da atteggiamenti scorretti acquisiti nel tempo.
Alla scomparsa del dolore il programma rieducativo si incentra sull’attività aerobica consentita (camminata, ellittica, top xt) e sul recupero muscolare degli stabilizzatori dell’addome (trasverso), dei muscoli di spalla e dorso che presentano deficit di forza (deltoide, trapezio, bicipite, tricipite, gran dorsale, romboidi) con l’obiettivo di accorciare anteriormente e allungare posteriormente.
Il protocollo terapeutico termina con l’ultima fase sul campo con esercitazioni per la rieducazione propriocettiva e con supporti instabili (tavolette, palloni bobath, ostacoli) ed esercizi per i fondamentali tecnici dello sport per permettere una sicura e precoce ripresa dell’attività sportiva praticata