Il paziente in fase acuta di solito giunge alla nostra osservazione dopo circa 8/10 giorni dall’episodio di cervicalgia acuta che lo ha costretto a recarsi presso il pronto soccorso dove solitamente viene trattato con terapia farmacologica.
Il primo obiettivo del programma terapeutico è il controllo del dolore e il recupero della mobilità attraverso l’utilizzo di terapie fisiche (tens, laser, ipertermia), terapie manuali con massaggio rilassante e decontratturante della zona cervico-dorsale e trapezi e stretching passivo, assistito e autoassistito allo specchio; il tutto è finalizzato al recupero di flesso-estensione, rotazioni e flessioni laterali spesso ridotte in termini di mobilità.
Recuperato il ROM articolare, il protocollo prevede il recupero della muscolatura deficitaria della zona cervico-dorsale, scapolo-omerale e dell’arto superiore con uso di progressivo di elastici, tubing, zavorre e della muscolatura del core; parallelamente è consigliabile iniziare un’attività aerobica consentita dal dolore per un recupero metabolico globale.
Il programma terapeutico termina con la ripresa del gesto sportivo specifico in campo fino al raggiungimento della condizione fisica pre-trauma con esercitazioni posturali e propriocettive con diverse superfici instabili.