Dramma. Fatalità. Per evitare l’evitabile e affrontare serenamente l’attività sul campo, ad ogni età e ad ogni livello e categoria, il parere e l’intervento del Professor Fabrizio Tencone di Isokinetic Torino che sottolinea, in apertura di considerazioni avvolte da una sensibilità e cordoglio inevitabile quando è la notizia della scomparsa di un ragazzo di 23 anni a fare da presupposto:
«Davanti a certe tragedie, innanzitutto il rispetto. Dal punto di vista medico invece, occorre evidenziare che l’esperienza e la casistica delle tragedie che ci son state, nel calcio e nello sport in genere, dimostra che molto spesso, anzi nella quasi totalità dei casi, si tratta di fatalità. Bisogna sottolineare infatti, che nell’esperienza si è potuto verificare come le patologie alla base delle tragedie avvenute sono patologie che non possono essere riscontrate in sede di visita medica agonistica, anche fatta ai massimi livelli. Da sottolineare invece, che non esiste una statistica che testimoni quanti siano stati ‘salvati’ dalle visite mediche».
Anche perché in tema di visite mediche e Medicina dello Sport in genere, l’Italia è una realtà all’avanguardia mondiale:
«La nostra visita di idoneità è davvero completa e consente di evidenziare la maggior parte di patologie in ambito sportivo e non solo. Molte volte infatti, vengono colti dei segnali e si individuano particolari problemi, che impongono ulteriori accertamenti e in molti casi portano all’individuazione di criticità che altrimenti non sarebbero state riscontrate. Ovviamente però, bisogna porre l’accento e la massima attenzione, e questo è un consiglio rivolto alle famiglie e in generale a tutti gli atleti di ogni età e categoria, che l’importante è fare le visite giuste, perché ci sono visite e visite… Bisogna farla da specialisti e professionisti, presso strutture pubbliche e convenzionate e altro che diano le massime garanzie sotto tutti i punti di vista e non vanno certamente fatte negli spogliatoi o altro… Ci sono poi tutte le possibilità di effettuare visite mediche, anche gratuite nelle Asl fino a 18 anni in alcune realtà come Torino, e ci sono tantissimi centri, vedi il Centro di Medicina dello Sport e altre strutture, che sono l’eccellenza mondiale: basti pensare che siamo il paese che per primo, fin dall’82, ha introdotto la visita medica obbligatoria e che siamo il paese col massimo livello di attenzione mondiale. Bisogna soltanto avere la consapevolezza che la visita medica sia un momento fondamentale di prevenzione e di cautela. Non solo per l’attività sportiva. Posso tranquillamente affermare che una visita medica fatta bene, evita nel 99,9% dei casi problematiche. Poi si entra nel campo della fatalità».
Per una conclusione con qualche consiglio per chi si appresta a tornare in campo per i primi allenamenti:
«Ovviamente, visita medica a parte, ci va poi l’attenzione e la consapevolezza che un allenamento o una partita rappresentano per il fisico uno sforzo importante da affrontare in buone condizioni di peso, di alimentazione ecc… soprattutto al ritorno dalle vacanze o da periodi di inattività. Il calcio e lo sport, sono esercizi fisici intensi e vanno affrontati con serietà per non esporsi a fatalità e rischi».