Un paziente politraumatizzato è colui che presenta lesioni traumatiche su organi o apparati diversi, con un’immediata o potenziale compromissione delle funzioni vitali. Questi pazienti spesso vengono inizialmente trattati in ospedale, di solito al pronto soccorso, da un chirurgo ortopedico, e successivamente si trovano in una fase subacuta e stabile. Nel nostro gruppo di cura, ci concentriamo principalmente sui pazienti politraumatizzati con lesioni che coinvolgono più distretti dell’apparato muscoloscheletrico. Questi traumi ad alto impatto possono essere causati da incidenti automobilistici o motociclistici, nonché da lesioni sportive complesse come fratture multiple (ad esempio, femore e tibia).
Per gestire in modo adeguato la complessità del politrauma, lavoriamo in gruppo e condividiamo quotidianamente informazioni rilevanti sulla salute del paziente. Il paziente politraumatizzato generalmente presenta una limitata funzionalità iniziale, spesso richiedendo l’uso prolungato di ausili come stampelle o sedie a rotelle. In qualità di chiropratico, mi concentro principalmente sull’aspetto della mobilità. La riabilitazione del paziente politraumatizzato è gestita da un medico specializzato in terapia fisica e riabilitazione, che potrebbe essere paragonato a un regista cinematografico, mentre il fisioterapista e il paziente sono gli attori principali. La riabilitazione della mobilità solitamente inizia in piscina o in palestra, concentrandosi sulla sensibilità, coordinazione del movimento e riduzione del dolore e dell’infiammazione.
Nella maggior parte dei casi, le attività quotidiane come il sonno diventano problematiche. In queste situazioni, il nostro ruolo è quello di alleviare i compensi anatomici, ad esempio le tensioni a collo e spalle causate dall’uso delle stampelle, e le contratture muscolari post-traumatiche che il corpo sviluppa per proteggersi dal dolore. Le competenze del fisioterapista e del chiropratico possono sovrapporsi al fine di ottenere risultati più completi per il paziente. Nel nostro gruppo, abbiamo suddiviso le competenze in modo da specializzarci al meglio: il fisioterapista si occupa dell’esercizio fisico generale, del massaggio e della mobilizzazione, mentre il chiropratico si concentra sulla mobilità specifica dei segmenti articolari, utilizzando tecniche di aggiustamento ad alta velocità e basso arco di movimento.
Il percorso di recupero per un paziente politraumatizzato di solito dura mesi. La necessità di essere valutati da un chiropratico varia in base alla specifica presentazione del paziente. La nostra presenza può essere di grande aiuto nella fase subacuta, per accompagnare il paziente nel ripristino delle attività quotidiane e talvolta migliorare la qualità del sonno, contribuendo alla riduzione del dolore. Durante la fase intermedia, quando il paziente riprende attivamente il recupero della gestualità normale e della forza muscolare, il chiropratico può aiutare a mantenere la mobilità delle diverse articolazioni e prevenire inconvenienti durante l’aumento del carico. Aumentare la forza muscolare è essenziale, ma se si sovraccarica una struttura compensatoria, possono insorgere dolori non direttamente correlati al trauma. Ad esempio, nel recupero della forza su una lesione al ginocchio, potrebbe manifestarsi un dolore lombare durante l’esecuzione degli squat o quando si lavora con l’isocinetica.
Infine, nella fase di rifinitura, sia durante gli allenamenti in palestra che sul campo, un trattamento chiropratico specifico può contribuire a ottimizzare la mobilità, favorendo il ritorno a una vita attiva e sportiva.
Dr. Franco Cento
Chiropratico
Isokinetic Medical Group – Isokinetic Torino