Tutti almeno una volta nella vita possono dire di aver sofferto di mal di schiena.
La lombalgia, come noi medici chiamiamo il mal di schiena, è una patologia estremamente varia e multiforme. A volte è un dolore nella parte bassa della schiena che arriva all’improvviso, spesso in seguito ad un movimento brusco o estremo, oppure è un dolore cronico, di media intensità, più o meno costante nel tempo, con fasi più o meno acute.
All’origine del mal di schiena si riconoscono diverse cause: problematiche degenerative della colonna o dei dischi intervertebrali (ernie discali, artrosi vertebrali, infiammazioni, ecc), disturbi posturali, traumi distorsivi e microtraumi ripetuti nel tempo. Spesso, tuttavia, la lombalgia è dovuta ad abitudini di vita scorrette; in tal caso il paziente che soffre di mal di schiena non sa di essere egli stesso causa del proprio male.
I 3 PUNTI PER GUARIRE
Innanzitutto è opportuna una visita medica specialistica, per inquadrare il disturbo e per valutare se le abitudini di vita possono favorire o peggiorare il mal di schiena. In base all’esito della visita si valuterà l’opportunità di eseguire degli approfondimenti diagnostici, quali radiografia o Risonanza Magnetica. Una volta inquadrata la problematica si imposterà un programma di trattamento personalizzato. I 3 punti fondamentali per guarire sono:
– Correzione delle cattive abitudini della vita di tutti i giorni
– Trattamento riabilitativo e posturale
– Trattamento farmacologico
La correzione delle abitudini di vita sbagliate è di fondamentale importanza: spesso sono loro l’origine del problema. Tanto che, a volte, la loro influenza sulla comparsa e persistenza del dolore è talmente negativa da annullare l’effetto di riabilitazione e farmaci. Se infatti il paziente si sottopone ad un trattamento rieducativo di circa due ore e poi per le restanti 22 mantiene una postura o atteggiamenti scorretti, rischia di vanificare del tutto l’effetto del trattamento.
LE 5 FASI DELLA RIABILITAZIONE
FASE 1: l’obiettivo è trattare il dolore e l’infiammazione dei tessuti attraverso le terapie fisiche, i massaggi e il trattamento farmacologico. La risoluzione della sintomatologia dolorosa è un presupposto fondamentale per impostare le fasi successive del trattamento, in quanto il dolore impedisce i movimenti e il lavoro muscolare, che rappresenta il vero cardine del trattamento.
FASE 2: questa fase di rieducazione si svolge in palestra e in piscina, con l’acqua a una temperatura di 31°C. L’obiettivo principale è il recupero del movimento della colonna lombare. Spesso, una colonna vertebrale sofferente si blocca in una posizione che è meno dolorosa di altre. Per tale motivo il rachide di una persona che soffre di mal di schiena è spesso poco mobile e ciò determina una sensazione di impaccio nei movimenti di tutti i giorni, come ad esempio mettersi i calzini, piegarsi per raccogliere un oggetto, alzarsi dal letto alla mattina, etc. Attraverso mobilizzazioni del rachide, massaggi e stretching mirato, si restituisce libertà di movimento alla colonna ed il paziente può tornare a movimenti che prima risultavano particolarmente difficoltosi.
FASE 3: si svolge prevalentemente nella palestra rieducativa ed è incentrata sul recupero della forza dei muscoli: addominali, dorsali, dei muscoli del bacino e quelli che si trovano ai lati della colonna vertebrale. Rinforzare adeguatamente questi muscoli è la vera chiave del trattamento della lombalgia e della prevenzione delle ricadute. Questi muscoli, quando sono adeguatamente tonici, sostengono la colonna e alleggeriscono il peso che normalmente grava su di essa, andando a costituire una sorta di bustino anatomico. Ciò contribuisce a migliorare l’autonomia nella vita quotidiana e ridurre l’intensità della sintomatologia dolorosa.
FASE 4: altro elemento decisivo nel trattamento del mal di schiena è il recupero delle capacità di coordinazione e controllo dei movimenti della schiena e del bacino in situazioni tipiche della vita di tutti giorni. Attraverso esercizi definiti “propriocettivi”, realizzati su superfici instabili, si allenano le capacità di coordinazione e di risposta a stimoli disequilibranti.
FASE 5: l’ultima fase della riabilitazione si svolge in campo. Lo spazio aperto, infatti consente movimenti ed esercizi impossibili in una palestra. L’esercizio in campo serve al recupero delle attività della vita quotidiana ed eventualmente al recupero dell’attività sportiva preferita. In tal caso, gli esercizi saranno finalizzati al recupero dei gesti specifici del proprio sport.
QUANTO DURA LA RIABILITAZIONE
La durata del percorso riabilitativo è estremamente variabile e dipende dalla gravità del quadro clinico; generalmente dopo 10-15 sedute si ottiene un buon risultato funzionale, che dovrà essere mantenuto con esercizi da effettuare a domicilio 1-2 volte a settimana. Di pari passo al trattamento riabilitativo, ove necessario, viene eseguita una valutazione posturale e conseguentemente un trattamento manipolativo per restituire la giusta posizione e il giusto allineamento alle articolazioni della colonna vertebrale e del bacino. A tale scopo sono in genere sufficienti tre sedute di manipolazioni articolari. Il mal di schiena può essere una patologia estremamente fastidiosa e invalidante, con ripercussioni importanti sulla qualità di vita, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico. Se affrontata adeguatamente, con l’aiuto di professionisti qualificati e un po’ di buona volontà, si possono ottenere degli ottimi risultati clinico-funzionali.
Guarire dal mal di schiena si può ed è estremamente liberatorio.
a cura di dott.Giovanni Maria D’Orsi