Isokinetic ha messo a punto un metodo unico ed esclusivo che si basa su 5 fasi: la totale personalizzazione dei trattamenti e la costante supervisione di un medico dedicato al paziente e denominato “case manager” offrono non solo la possibilità di determinare e monitorare il raggiungimento degli obiettivi funzionali, i tempi necessari ma soprattutto di ottenere risultati ottimali senza rischi per la salute e “improvvisazioni”.
Il percorso di cura prevede il succedersi di 5 fasi strettamente collegate tra loro. Questa sequenza permette a te e al tuo Medico di monitorare più facilmente i progressi compiuti e di definire via via gli obiettivi seguenti. Le 5 fasi non devono essere definite da limiti temporali, poiché ciascuno ci metterà “il suo tempo” per raggiungere gli obiettivi condivisi.
Il medico fisiatra o medico dello sport, dopo una prima visita e l’eventuale richiesta di esami clinici utili alla diagnosi, stila un protocollo riabilitativo personalizzato che prevede trattamenti e terapie specifiche.
Il mix, unico per ogni paziente, sapientemente elaborato e supervisionato dal medico che ha in gestione il paziente sarà sviluppato, durante l’arco delle terapie che si svilupperanno, essenzialmente in 5 fasi.
– Fase 1: Risoluzione del dolore e dell’infiammazione
– Fase 2: Recupero dell’articolarità
– Fase 3: Recupero della forza muscolare
– Fase 4: Recupero della coordinazione, equilibrio e pattern neuromotori
– Fase 5: Recupero delle gestualità sport-specifica
Ogni fase è strettamente legata all’altra e può essere effettuata in parziale sovrapposizione con le fasi successive o con quelle precedenti.
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È la fase dedicata alla risoluzione del dolore, del gonfiore e in generale alle problematiche della fase acuta come un infortunio recente, o nella fase post-operatoria.
All’inizio di qualsiasi percorso terapeutico bisogna focalizzarsi sulla risoluzione della sintomatologia dolorosa e del quadro infiammatorio instauratosi, nonché la riduzione del gonfiore.
Il Rieducatore potrà avvalersi alternativamente di terapie fisiche, (basate su principi fisici e meccanismi biologici certi) e di terapie manuali.
Le diverse tecniche terapeutiche adottate rappresentano un valido aiuto ai farmaci e rivestono un ruolo fondamentale nel coadiuvare il lavoro del team riabilitativo.
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L’obiettivo di questa seconda fase è il recupero del completo raggio di movimento di un’articolazione (escursione articolare) o il ripristino di un movimento specifico in assenza di dolore.
Il rieducatore potrà avvalersi di varie tecniche, dalla mobilizzazione articolare all’allungamento muscolare o stretching.
Il lavoro di articolarità deve essere iniziato il più precocemente possibile per ottenere un completo recupero.
Fondamentali sono l’esperienza e l’abilità del rieducatore: un approccio troppo aggressivo potrebbe infatti determinare l’aggravarsi del quadro infiammatorio, mentre uno troppo blando rischierebbe di causare rigidità a carico delle articolazioni lasciate inattive.
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Gli obiettivi della terza fase sono il ripristino della forza, del tono muscolare e il recupero della resistenza.
Il rieducatore lavorerà sul potenziamento muscolare secondo il principio della progressione dei carichi per evitare il sovraffaticamento. Fin dalle prime fasi si lavorerà molto anche sulla resistenza alla fatica e allo sforzo (capacità aerobiche), compatibilmente con le condizioni fisiche e le potenzialità del singolo paziente e sempre sotto stretto controllo medico.
Stimolare già da subito i muscoli e le parti dell’apparato locomotore da riabilitare a “dare il massimo” agevola il processo di recupero della forza e il ritorno agli standard pre-infortunio.
Fondamentale risulta la capacità di misurare quantitativamente il lavoro prodotto attraverso dei test: il test isocinetico e il test di valutazione del metabolismo aerobico (test di soglia).
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L’obiettivo di questa fase è il recupero della coordinazione.
Ogni lesione a livello dell’apparato muscolo-scheletrico determina alterazioni dei meccanismi propriocettivi, ossia dei processi sensoriali e neuromotori che ci consentono di percepire la percezione del corpo nello spazio e dei propri movimenti.
La propriocettività deve essere ripristinata quanto prima per ottenere un recupero completo, una motricità più consapevole e prevenire le recidive.
La rieducazione propriocettiva non deve avere degli schemi qualitativi, quantitativi e temporali predefiniti ma viene affidata alla capacità e all’esperienza del rieducatore che procederà con approcci ed esercizi del tutto personalizzati.
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L’obiettivo dell’ultima fase del percorso riabilitativo è il recupero delle normali gestualità della vita attiva e per l’atleta, il recupero del gesto tecnico-specifico relativo allo sport praticato, che dovrà essere ripristinato in modo fluido e preciso, senza incertezze o sbavature.
Questa fase si svolge sul campo ed è rivolta a tutte le tipologie di pazienti: il calciatore che vuole tornare a giocare e la persona comune che desidera tornare a lavorare e a svolgere le attività quotidiane senza limitazioni, dolori o timori di ricadute.
Il programma di rieducazione sul campo non è predefinito ma modificabile di giorno in giorno dal rieducatore, di concerto con il medico e in relazione alle risposte del singolo paziente.
La prevenzione del re-infortunio e l’educazione a movimenti e posture corrette sono un pilastro del percorso di recupero Isokinetic: nelle ultime fasi del protocollo di recupero si dedica particolare attenzione all’analisi e alla correzione di gestualità errate o meccanismi di compensazione, messi in atto dal nostro corpo per non gravare sulle parti interessate dal problema.
Grazie al supporto di apparecchiature all’avanguardia utili a svolgere un test di analisi qualitativa del movimento, test MAT (test di analisi del movimento).
Sulla base dei risultati del test Isokinetic è in grado di impostare un programma di training neuromotorio personalizzato in Green Room con lo scopo di far apprendere e mantenere nel tempo schemi motori corretti che non mettono il paziente a rischio di infortuni articolari.
Accanto al corretto movimento e alla prevenzione, lo staff Isokinetic saprà consigliare a ogni paziente l’alimentazione, gli esercizi fisici e lo stile di vita più adatto per rimanere in forma e in salute a lungo, limitando il rischio di nuovi infortuni e migliorando le prestazioni quotidiane.
Quando potrò tornare ad allenarmi e a gareggiare?
Quando potrò rientrare al lavoro e muovermi senza dolore, come facevo prima?
Le domande dei nostri pazienti, siano essi sportivi o meno, si trasformano in obiettivi da conseguire attraverso il raggiungimento progressivo di obiettivi funzionali: l’ansia di tornare efficienti e senza dolori è sempre grande, ma il tempo non è il fattore più importante da valutare o prevedere.
Nell’ambito dello sport agonistico la gravità degli infortuni è valutata in base ai giorni necessari per il recupero e il ritorno in campo: per noi di Isokinetic questa prospettiva non è solo parziale e riduttiva ma rischia per di più di sacrificare alcuni passaggi cruciali che garantiscono una riabilitazione totale e duratura nel tempo e che possono portare anche a un miglioramento degli standard precedenti.