Il Dr. Fabrizio Tencone di Isokinetic Torino, in cattedra a Buenos Aires al congresso di Traumatologia organizzato dall’AFA presso la ‘Coverciano d’Argentina’.
Un vanto, un orgoglio e un piacere: così potremmo sintetizzare il pensiero del Dr. Tencone, che è stato invitato, unico professionista italiano invitato e chiamato ad intervenire al Congresso indetto dai vertici della Federazione argentina (AFA, ndr), a Buenos Aires presso il Centro federale albiceleste (il corrispettivo della nostra Coverciano, culla e casa della federazione e di tutte le nazionali azzurre).
Insieme al Prof. Fabrizio Tencone di Isokinetic, dal vecchio continente europeo, altri tre specialisti spagnoli e per il resto, esperti da tutto il mondo. «Un motivo di grande orgoglio l’essere stato chiamato dai vertici medici della Federazione Argentina – ha commentato il Dr. Fabrizio Tencone -. Un importantissimo momento di confronto sulla traumatologia sportiva e in particolare nel calcio, che allarga orizzonti e aiuta a capire al meglio le direzioni e gli obiettivi futuri».
Un Congresso che ha focalizzato l’attenzione sull’infortunio al ginocchio – in particolar modo sul crociato anteriore – e gli infortuni muscolari. Questi i ‘casi più frequenti’ di infortunio. Un Congresso che ha messo in evidenza come nel caso del crociato anteriore, le componenti comuni agli infortunati siano da ricercare nello schema posturale di movimento alterato che può predisporre all’infortunio. Dato rilevante emerso dal Congresso, l’aumento delle ricadute e del re-infortunio (vedi il caso Milik, Giuseppe Rossi e molti altri). Re-infortunio per cui sono state individuate tre costanti concause: i più giovani sono più a rischio, una riabilitazione incompleta (tempi affrettati) e gli schemi di movimento che mettono a rischio re-infortunio.
In questa chiave, è stata sottolineata l’importanza degli strumenti riabilitativi. Su tutti ad esempio la Green Room Isokinetic, metodologia applicata proprio da Isokinetic, così come sottolineata l’importanza di test come il MAT. Per quanto riguarda invece gli infortuni muscolari, confermata la tendenza dell’aumento degli stessi dovuti soprattutto all’intensa attività.
Emerso poi un elemento fondamentale di analisi: ci si infortuna non perchè ci si allena e si gioca tanto, il rischio di infortunio muscolare infatti aumenta quando non sono regolari i carichi di lavoro. Ad esempio: se ci si allena sempre ad alta intensità c’è meno rischio di infortunarsi, rispetto ad allenamenti generalmente a bassa-media intensità, per poi saltuariamente e senza programmazione, affrontare allenamenti e carichi di lavoro insolitamente pesanti. Meglio e preferibile dunque, mantenere sempre i medesimi standard di carico e di allenamento. Più o meno duro ma l’importante è che siano sforzi costanti.