Il 16 luglio il giocatore della Juventus Arthur Melo si è operato alla gamba destra per la rimozione della calcificazione della membrana tra tibia e perone. L’intervento è perfettamente riuscito, adesso però per il centrocampista si profila uno stop di circa tre mesi.
In molti si sono domandati come mai Arthur non si sia fatto operare a maggio per accelerare i tempi di recupero, approfittando dell’estate.
La risposta la dà il Dottor Fabrizio Tencone, direttore di Isokinetic Torino: «Perché, evidentemente, è stato riscontrato che la calcificazione che si è formata aveva bisogno di un tempo definitivo per maturare». Il ragionamento fatto dai medici della Juventus, dunque, sembra essere stato quello di aspettare il momento giusto per intervenire sulla calcificazione evitando così il rischio di una recidiva.
Ma di cosa soffre precisamente il calciatore brasiliano? «Nel caso di Arthur – spiega Tencone – si è formata una calcificazione in un posto un po’ atipico: la membrana tra il perone e la tibia». Non è automatico che un atleta debba interrompere l’attività sportiva in quanto si tratta di un episodio che può manifestarsi anche in assenza di dolore. Invece è da febbraio che Arthur deve fare i conti con il male, il che lo ha portato sotto i ferri a metà luglio.
Rimossa la calcificazione, la pausa ai box potrebbe anche essere inferiore ai tre mesi. «Stiamo parlando di un caso piuttosto raro e atipico – chiarisce Tencone. Suppongo che il giocatore dovrà stare un po’ a riposo con degli scarponi specifici». Buone notizie per lo spogliatoio bianconero: non avendo nulla di rotto o danneggiato, il centrocampista è destinato a un ritorno completo allo sport.
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Dr. Fabrizio Tencone
Medico Chirurgo
Specialista in Medicina dello Sport
Isokinetic Medical Group – Isokinetic Torino