Sovente nei programmi di riabilitazione impostati dai medici in Isokinetic viene proposto ed inserito il trattamento chiropratico.
La chiropratica oramai conosciuta da molti rimane ancora un mistero per alcuni o comunque desta dubbi o preoccupazioni.
Che cos’è dunque la chiropratica e in che cosa consiste il trattamento del chiropratico?
Il trattamento manipolativo più comunemente identificato con quello che pratica il chiropratico è tecnicamente definito ad alta velocità con un arco di movimento contenuto (high velocity low amplitude). Quello, per intenderci, che comunemente si sente produrre un rumore di cavitazione: un crack.
Internamente alla professione viene definito aggiustamento vertebrale (vertebral adjustment).
Il chiropratico visionando le radiografie, muovendo e palpando la colonna vertebrale del paziente, identifica zone di limitazione al movimento articolare specifiche e compensazioni messe in atto dalla colonna vertebrale per permettere al corpo di muoversi conservando equilibrio e stabilità.
Identificate queste zone con movimento ridotto, procede con l’andare a mobilizzarle nell’intento di ristabilire la mobilità normale.
Queste limitazioni articolari, tradizionalmente definite sublussazioni sono causate da traumi o micro traumi ripetuti o altrimenti si formano in risposta a cambi di carico forzati (per esempio dalla zoppia) o da stress organici (come a volte la malattia).
Sovente periodi di allettamento forzati, interventi chirurgici agli arti, tossi o raffreddori, problematiche degenerative neurologiche o osteo-articolari obbligano il corpo a muoversi in modo innaturale e causano rigidità.
Quella stessa rigidità che nel momento meno opportuno ci impediscono di girare il collo o magari ritornare in posizione eretta dopo che ci si è legata una scarpa.
Quando avviene il cosiddetto crack l’articolazione non viene rimessa per cosi dire a posto ma ritorna a potersi muovere normalmente ossia ritorna ad un arco di movimento anatomicamente più libero. Questo è il motivo per cui il paziente sovente dopo il trattamento descrive una sensazione di ridotta rigidità, leggerezza o libertà di movimento.
Questa libertà è causata da riflessi neuromuscolari attivati dalla mobilizzazione veloce e controllata dell’articolazione che rilassa i muscoli che stabilizzano la colonna vertebrale.
In seguito agli “aggiustamenti" del chiropratico non sempre ci si sente bene subito. Fisiologicamente il dopo trattamento è la parte più produttiva e neurologicamente attiva se cosi la si vuole definire. Le informazioni che arrivano al cervello dal corpo, e che servono al cervello per gestire il movimento dello stesso nello spazio, sono diverse e più attive.
Il cervello percepisce libera la colonna che aveva acquisito rigidità e adatta le tensioni muscolari al nuovo movimento.
Molti pazienti descrivono, dopo i primi trattamenti, la sensazione nelle 12-24 ore seguenti come se avessero ripreso a fare ginnastica. Accusano stanchezza o pesantezza e la necessità di andare a riposare. La ripresa dell’attività fisica in generale può causare una sensazione di disagio perché, come quando ci si allena, lo stimolo del muoversi spinge il corpo in una direzione ben precisa e il corpo recupera tale “stress” nella fase di ridotta attività o riposo per poi presentarsi alle sedute seguenti più pronto. Si potrebbe dire allenato. Il richiamare la mobilità specifica fa si che nel tempo il corpo riprenda la sua elasticità normale e la sua potenzialità per un movimento completo e quindi sano e resiliente all’ambiente.
Questo riassume e semplifica l’obiettivo di ciò che i chiropratici ricercano nel quotidiano. Aiutare il corpo a muoversi con più facilità per essere pronto a performare meglio nella vita di tutti i giorni grazie ad un sistema neuro muscolo scheletrico reattivo e allenato.
A cura del Dr. Franco Cento, Chiropratico di Isokinetic Torino