Su La Gazzetta dello Sport del 13 aprile 2023 è uscita l’intervista al Dott. Fabrizio Tencone, che ha raccontato la storia del suo collega Frederico Varandas, oggi a capo dello Sporting Lisbona.
Ecco il testo dell’intervista raccolta dal giornalista Filippo Cornacchia.
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Sogno americano? No, portoghese. Da medico delle giovanili dello Sporting a responsabile sanitario della prima squadra fino a essere eletto, nel 2018, presidente del club portoghese che stasera sfiderà la Juventus nei quarti di Europa League. “Quello di Frederico Varandas è un caso quasi unico nel calcio. È un po’ come se Luca Stefanini, il responsabile sanitario della Juventus, in futuro diventasse presidente del club", racconta lo storico medico bianconero Fabrizio Tencone, ora direttore dell’Isokinetic di Torino, per tanti anni collega di campo – e di riunioni all’Uefa – del massimo dirigente della società di Lisbona che ha lanciato al grande calcio anche un certo Cristiano Ronaldo.
Buongiorno Tencone. Adesso chiama Varandas dottore o presidente?
“Io continuo a chiamarlo Frederico. Gli ho fatto i complimenti quando è diventato presidente dello Sporting, nel 2018, e anche dopo la storica vittoria del campionato nel 2021. Un trionfo che al club mancava da ben 19 anni. Per la partita contro la Juve gli mando un grosso in bocca al lupo, ma sinceramente spero vincano i bianconeri".
Se pensa a Varandas qual è il primo aneddoto che le viene in mente?
“Ci conosciamo da oltre 20 anni. Frederico ha iniziato nelle giovanili dello Sporting con il giovane Cristiano Ronaldo, un po’ come è successo a me con Del Piero, che ho conosciuto per la prima volta nella Primavera della Juventus. Se penso a Varandas, mi vengono in mente soprattutto le riunioni alla Uefa con i medici degli altri club di Champions. Nei primi anni duemila abbiamo iniziato a costruire assieme a Frederico e ad altri colleghi europei quello che, a distanza dipiù di venti anni, per l’Uefa e per tutte le squadre è un tesoro inestimabile di dati a livello di infortuni e prevenzione".
Che effetto le fa vedere un collega medico alla guida di un importante club europeo come lo Sporting?
“Sono sincero: venti anni fa non me lo sarei aspettato. Però, allo stesso tempo, sono contento per Frederico che, oltre a essere un medico competente, ha sempre avuto lo Sporting nel cuore. Lui sì che è una vera bandiera. Parliamo di una persona piacevole e di compagnia, mai supponente, ma anche di un professionista di notevole spessore. Frederico, oltre che nello Sporting, ha sempre svolto il ruolo di medico anche nell’ospedale militare di Lisbona. E nel periodo peggiore del Covid, nonostante la carica di presidente dello Sporting, è tornato in corsia per fronteggiare l’emergenza sanitaria".
Per i medici dello Sporting sarà più un vantaggio o una pressione avere come presidente un collega?
“Per come conosco io Frederico, sarà un vantaggio. È una persona seria e, avendo fatto una scelta precisa, non mi sembra il tipo di presidente che si va intromettere nelle questioni dello staff sanitario. Piuttosto, comprendendo perfettamente le dinamiche di spogliatoio che ha vissuto per anni, sarà facilitato nella gestione di molti aspetti legati alla squadra e al club".
L’avventura di Varandas non le ha mai fatto pensare almeno una volta: “Magari ci provo anche io a diventare il presidente della Juventus…”.
“La prendo come una battuta! Non ci ho mai pensato, anche perché con come medico di squadra ho sicuramente chiuso. Ho vissuto anni bellissimi alla Juventus, vincendo dieci campionati (9 con la prima squadra e uno con la Primavera) e conquistando ogni tipo di trofeo in Italia, in Europa e nel mondo, ma adesso la mia squadra è Isokinetic e il mio obiettivo è di mettere a disposizione di tutti l’esperienza che ho maturato con i grandi campioni. Auguro al presidente Varandas, all’amico Frederico di vincere la prossima Champions. Ma non questa Europa League, nella quale spero possano trionfare i bianconeri”.
Dr. Fabrizio Tencone
Medico Chirurgo
Specialista in Medicina dello Sport
Isokinetic Medical Group – Isokinetic Torino