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Il complesso della spalla è una delle articolazioni più elaborate del nostro corpo, in quanto è formato da diverse ossa (clavicola, scapola, omero e sterno) che costituiscono diverse articolazioni (sterno-clavicolare, acromioclavicolare, gleno-omerale, scapolo-toracica). L’articolazione gleno-omerale è costituita dall’omero e dalla glenoide (cavità della scapola). La spalla è l’articolazione più mobile del nostro corpo e la sua stabilità è mantenuta da stabilizzatori passivi (ad esempio: capsula, legamenti, labbro, ecc.) e attivi-dinamici (muscoli). Possono essere segnalate lesioni multiple al complesso della spalla, tra cui le lesioni definite in inglese “Superior Labral Anterior to Posterior (SLAP) lesions” ossia infortuni del labbro superiore anteriore-posteriore. Questo tipo di lesione ha un’eziologia multifattoriale che include sia lesioni traumatiche che atraumatiche/da sovraccarico. Le lesioni SLAP sono particolarmente comuni negli sport in cui il braccio è posto spesso sopra il livello della testa (overhead sport), in cui vengono eseguite azioni esplosive degli arti superiori (ad esempio: baseball, pallavolo, ecc.). In base alla gravità della lesione e all’entità del coinvolgimento del labbro e del tendine del bicipite, le lesioni SLAP sono in genere classificate da I a IV, con l’ultima che rappresenta la presentazione più compromessa. I pazienti affetti da questa condizione in genere presentano un dolore profondo localizzato all’interno della spalla che può irradiarsi ad altre strutture, click, potenziali blocchi articolari ed instabilità, apprensione, debolezza e funzionalità spalla-braccio compromessa.
La gestione dei pazienti affetti da lesione SLAP è influenzata da diversi fattori, come la presenza di lesioni associate alla spalla, il grado della lesione (I-IV), il grado di lassità, l’instabilità segnalata, il numero di lussazioni precedenti e le caratteristiche del paziente interessato (ad esempio: età, livello di attività sportiva, ecc.). Il trattamento conservativo consiste in genere in un periodo di riabilitazione estesa, che generalmente produce risultati positivi nei gradi di lesione minori. In caso di lesioni più gravi, può essere ritenuto necessario un trattamento chirurgico e le specifiche dell’operazione vengono sempre discusse tra il paziente ed il personale medico-chirurgico. Dopo l’intervento chirurgico, è in genere raccomandato un periodo di immobilizzazione/protezione con l’uso di un tutore, e la riabilitazione dovrebbe iniziare non appena indicato dal team medico. Dopo essere stato attentamente visitato da uno dei nostri medici specializzati, il tuo processo di recupero sarà strutturato in diverse fasi e si svolgerà in quattro ambienti diversi: la piscina, la palestra, la sala di analisi del movimento, ed il campo. Nelle fasi iniziali, gli obiettivi principali mirano a ripristinare l’omeostasi della spalla, riducendo il dolore ed il gonfiore, recuperando la mobilità e la funzionalità degli arti superiori. Nella fase intermedia della riabilitazione, la forza della spalla ed il recupero della resistenza muscolare diventano la priorità, insieme all’ottimizzazione della qualità generale del movimento per imparare ad integrare la spalla nelle attività della vita quotidiana e nello sport. Infine, per completare il processo di recupero, la riabilitazione sul campo svolge un ruolo fondamentale nel consentire ai nostri pazienti di tornare in modo sicuro ed efficace a partecipare alle loro attività e sport preferiti che richiedono l’utilizzo degli arti superiori (ad esempio: sport di lancio, uso di racchette, cadute, sollevamento pesi), massimizzando i risultati della riabilitazione e riducendo la probabilità di complicazioni.
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