Il colpo di frusta è il trauma più comune del rachide cervicale e si verifica in seguito a un brusco movimento del tratto cervicale in iperflessione o in iperestensione. Diverse possono essere le cause: trauma sportivo, caduta e incidente sul lavoro, anche se la causa più comune sono gli incidenti automobilistici.
Nel caso del colpo di frusta, i muscoli del collo come reazione di difesa al brusco movimento si contraggono provocando dolore intenso e aumentando di consistenza e rigidità. Spesso al dolore si aggiunge un senso di vertigine e una intensa emicrania.
La diagnosi è generalmente clinico-anamnestica, ma spesso è importante eseguire un Rx del rachide cervicale per escludere fratture. Nel sospetto ulteriore di ernia discale o se permane il sospetto di frattura si può eseguire una RMN o una TC del rachide cervicale.
In assenza di lesioni anatomiche il trattamento di scelta prevede l’uso di un collare semirigido, riposo e farmaci specifici in associazione ad un trattamento riabilitativo che consenta un recupero più rapido e completo.
Riabilitazione per colpo di frusta
La distorsione del rachide cervicale (colpo di frusta) è il trauma più comune del rachide cervicale in iperflessione/iperestensione, senza danni rilevanti alle radici nervose e al midollo; importante ricordare che è buona norma, se non ci sono lesioni o fratture associate, abbandonare precocemente il collarino di protezione.
Il trattamento riabilitativo precoce prevede la riduzione del dolore e della contrattura muscolare instauratasi in seguito al trauma attraverso l’utilizzo di terapie antalgiche come laser, tens, ipertermia, terapia manuale per decontrarre la muscolatura e il recupero precoce dell’articolarità, se non ci sono sintomi algici, attraverso terapia manuale decontratturante, pompage articolari, allungamento muscolare dei paravertebrali cervicali, scaleni, trapezi, SCM.
Successivamente il protocollo terapeutico prevede esercizi posturali per il recupero del controllo muscolare e di una corretta igiene posturale del rachide cervicale ed esercizi di rinforzo dei paravertebrali, dorsali, sternocleido mastoideo, trapezi e sub occipitali con palline ed elastici progressivi.
La riabilitazione si conclude con la ripresa del gesto sportivo in campo attraverso esercizi propriocettivi con approccio globale e segmentario con l’obiettivo di ripristinare la funzionalità vestibolare e la percezione spaziale del capo e recuperare in sicurezza il gesto sportivo.