Sull'ultimo numero di Scienza&Sport un articolo scritto da Davide Pisoni (rieducatore Isokinetic Milano) in collaborazione con i Dottori Francesco Della Villa, Filippo Tosarelli, Matthew Buckthorpe, Furio Danelon, Alberto Grassi.
Il focus dell'articolo è sui meccanismi di infortunio del legamento collaterale mediale del ginocchio nei calciatori. In particolare vengono trattati gli aspetti biomeccanici e le strategie di prevenzione primaria e secondaria.
Nel calcio maschile, l’infortunio del legamento collaterale mediale (LCM) è il più frequente tra quelli legamentosi.
La maggior parte degli infortuni del LCM avviene in seguito a un contatto diretto (64%) oppure indiretto (24%).
Gli infortuni da non contatto (14%) rappresentano il meccanismo meno frequente (al contrario degli infortuni al LCA).
Gli infortuni del LCM si verificano principalmente in due situazioni di gioco:
1. pressing/tackling (azioni difensive)
2. tackled (azioni offensive o duelli)
L’atteggiamento in valgo del ginocchio è presente in tutti i meccanismi di lesione.
Dal punto di vista biomeccanico, gli infortuni da contatto indiretto e da non contatto, sono caratterizzati da:
a. tilt omolaterale e rotazione di tronco;
b. anca flessa e abdotta;
c. ginocchio flesso e valgo;
d. piede ruotato esternamente
La comprensione dei meccanismi di lesione può sensibilizzare la comunità medico-sportiva all’implementazione e all’applicazione di interventi di riduzione del rischio di infortunio primario e secondario (re-infortunio) degli infortuni del LCM.