Nel 90% dei casi la rottura è di natura degenerativa (soprattutto nei soggetti meno giovani) mentre nel 10% è di natura traumatica (soprattutto nei soggetti più giovani).
La testa omerale è una sfera ed è accolta parzialmente in una cavità chiamata glenoide che fa parte della scapola. Le rimane accostata grazie ad un robusto manicotto fibroso rappresentato dalla capsulaed all’azione stabilizzante dei potenti muscoli che la circondano.
Le fratture della clavicola sono tra le più comuni cause di lesioni ossee. La frattura si localizza più di frequente al passaggio fra terzo medio e laterale (80%) che è il punto più debole. Quando la frattura è completa il frammento mediale si porta in alto per azione dello sternocleidomastoideo mentre il frammento laterale va in basso per l’azione del deltoide e del peso del braccio.
Questo fenomeno è definito sindrome da conflitto subacromiale e, a lungo andare può comportare la comparsa di calcificazioni estremamente dolorose associate alla progressiva degenerazione del tendine fino alla rottura. Il dolore insorge anche di notte.
La testa omerale è una sfera ed è accolta parzialmente in una cavità chiamata glenoide che fa parte della scapola. Le rimane accostata grazie ad un robusto manicotto fibroso rappresentato dalla capsula ed all’azione stabilizzante dei potenti muscoli che la circondano.
Comprende una serie di sindromi, spesso bilaterali, determinate dalla compressione di strutture nervose e/o vascolari da parte di strutture ossee o muscolari.
La testa omerale è una sfera ed è accolta parzialmente in una cavità chiamata glenoide che fa parte della scapola. Le rimane accostata grazie ad un robusto manicotto fibroso rappresentato dalla capsulaed all’azione stabilizzante dei potenti muscoli che la circondano.